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Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 2001"
series: Tour Italy of Tenptation
2001
nails fixed in the wood--collage
75,5x100 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 2001"
series: The Italy of Tenptation
2001
nails fixed in the wood--collage
64x65 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 2001"
series: Tour Italy of Tenptation
2001
nails fixed in the wood--collage
74x104 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 2001"
series: Italy of Tenptation
2001
nails fixed in the wood--collage
104x74 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Beautiful Roman"
series: The Nailed of Italy of Tenptation
1998
nails fixed in the wood--collage
70x100 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 1999"
series: Italy of Tenptation
1999
nails fixed in the wood--collage
70x100 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 2000"
series: Tour Italy of Tenptation
2000
nails fixed in the wood--collage
55x75 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Freedom"
Series: U. S. A of Tenptation
1994
nails fixed in the wood
100x70 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"The Nailed of 2002"
Series: Tribute Europe
2002
nails fixed in the wood
85x115 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
"To the New Freedom"
Series: U.S.A. of Tenptation
1995
nails fixed in the wood - collage
100x70 cm.
Private Collection
Giuseppe Urso - Suppart
Esercitato sull’opera composita (pittura- chiodatura -collage -evidenze umanistiche )realizzata dal maestro Giuseppe Urso, in arte SUPPART, ed iscritto in archivio con il titolo THE NEW OF FREEDOM . L’epoca che ci vede contemporanei ha recuperato i requisiti di dignità per le persone e rispetto generale del nostro pensiero. Non siamo più gravati da disdicevoli dazi cosi sfruttati al nostro danno, non inciampiamo più sulle loro dogmatiche oppressioni. L’artista ha realizzato questi fondamenti ( nobilitati dalla voce e dal cuore ) mutandoli nell’orgoglio polivalente, aperto su nuovi percorsi. L’opera concepisce i sensi di una magica resurrezione: THE NEW OF FREEDOM. Essa è maturata per sublimarsi in stati di credenza ideologici, derivata da cultura d’avanquardia, deteniamo l’onore di valenza assoluta , ci muoviamo nell’indipendenza costituita in libertà. Questa condizione di privilegio è oramai sotto gli occhi di tutti e non va svenduta nel mercato degli sciocchi, siamo oramai consapevoli di agire in realtà originale, riscoprendo momenti compositi, esperienze stupefacenti, autentiche in ogni loro riflesso.
Oramai risultiamo vincenti sulle manette culturali , sulle imposizioni dogmatiche, sulle stupidità razzistiche. Il nostro messaggio comportamentale offre , invece una dignità cristallina, selezionata dall’eleganza. Abbiamo oltrepassato il traguardo sul quale avevamo scommesso, poi creduto ed infine sognato, per cancellare lo spazio delle derisioni , non di meno allo sberleffo lanciato per offendere le nostre scelte.
Il maestro Suppart, su nostre indicazioni, ha costruito l’immaginario castello di difesa, le paratie che ci fanno respirare, privi di vergogna, l’aria dolce della libertà: siamo sciolti dei vecchi legami inquisitori, per cui abbiamo ricevuto solo ingiuste umiliazioni, intossicati nel corpo e nell’anima da ingiuste indennità. Abbiamo però reagito con una costanza del coraggio, commossi dalla gigantesca partecipazione della nostra fratellanza, che mai ci ha rinnegato.
L’artista ci ha compreso nelle nostre esigenze e attivato le proprie energie, chiamando all’azione tre giovani volontari che con immagine e parole, ci racconteranno una storia abbagliante.
La scena si svolge su un letto bianco con tre interpreti, i tre giovani ritratti in una nudità purificata, parlano e si sorridono sfruttando l’atmosfera coinvolgente, l’olfatto li avvolge di odori e sensazioni, prementi, si accarezzano scrutandosi nelle nobili anatomie, i pori delle epidermidi dischiusi alle eccitazioni si imbevono delle reciproche proposte d’amore, mentre le voci, regolate dall’amplesso, si disperdono fra le coltri ovattate fra le lenzuola, si addensa un candore che emoziona instancabile, le loro lingue si intrecciano in nodi calorosi per poi spingersi in basso fino al triangolo dell’inguine, che lo attendono palpitanti. La scena si evolve in quei parametri di riconquistata libertà, che incanta le menti di noi tutti. Come l’onda agitata dal vento, la loro fisicità si infrange nell’erotico sugello che annulla la loro resistenza, la tenera pressione che ci accende, assorbe nei nervi di ognuno la richiesta del godimento.
L’agognata performance si conclude nell’urlo comune di ristrette parole siiii siiiii siii, gridando estasiati, spandendosi a vicenda tra le labbra la gioia finale.
THE FREEDOM OF LOVE, dolce sogno per vivere i spazi dell’anima. Abbiamo qui gestito un’ immane fatica per riscattare i nostri destini, per riemergere dall’oblio. Ora tutto è chiaro ed evidente: abbiamo vinto definitivamente per una nuova e splendente inarrestabile libertà.
Modena 11/09/1996 Prof. Maurizio Quartieri
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